20.2.08

Anche il Sindaco interviene sul degrado urbano

Riportiamo un intervento del sindaco Giovanni Gaspari, pubblicato in questi giorni sulla stampa locale

"Prendo spunto dalla recente menomazione subita dalla scultura di Kostabi, l'atto di vandalismo di rottura del ramoscello simbolo di pace, valore che rappresenta una vocazione per San Benedetto. Episodi come questo non sono ragazzate. Si tratta invece di un oltraggio e di una umiliazione per la città. Fino a poco tempo fa l'arte godeva del rispetto persino da parte dei vandali, mentre oggi vengono imbrattati indifferentemente la Torre dei Gualtieri o i monumenti al molo sud. C'è un vero e proprio degrado civico in chi fa questo, che rende responsabili sia coloro che lo fanno, che le famiglie.C'è bisogno di un sussulto di indignazione di tutta la città. Il degrado chiama il degrado, mentre noi vogliamo dare alla città l'immagine che merita la regina del turismo nella regione, ai vertici nazionali in termini di presenze. Non è possibile che ai turisti offriamo uno sguardo su un degrado urbano di tipo post-industriale. Siamo pronti a fare la nostra parte, ma da soli non ce la facciamo. Chiediamo quindi a tutti vigilanza e aiuto a tenere pulita la città.Occorre un patto di "educazione civica" tra l'amministrazione comunale e i cittadini. Se amiamo San Benedetto, la dobbiamo rispettare. L'Amministrazione comunale fa atti tesi alla riqualificazione della città, alla valorizzazione della sua immagine e di recupero della storia e delle tradizioni. Tutti questi interventi corrono il rischio di essere vanificati, se l'opera di pochi continua a perpetrare un costume che relega la città nel degrado.Esistono poche città nella nostra provincia, o forse nessuna, con un tale livello di imbrattamento di muri, o con tanti escrementi di cani sui marciapiedi e in spazi pubblici. C'è bisogno di un patto, perché dopo la realizzazione di interventi di vario genere, per esempio tanti "parchi bau", se essi non vengono utilizzati, allora non si capisce cosa siano stati realizzati a fare. Stiamo spendendo soldi per ripulire i muri, ma ecco che il fine settimana vie di San Benedetto vecchia sono utilizzate come vespasiani, e non ci preoccupa dell'elevato livello di degrado.Tutto questo è qualcosa che non può continuare. Il mio è un grido di preoccupazione. Stiamo intraprendendo azioni positive, come il deciso potenziamento della raccolta differenziata, o l'aumento degli stessi "parchi bau", o l'incremento della presenza di personale addetto alla vigilanza, ad esempio le "guardie ecologiche" per evitare danni all'ambiente.Ma non vogliamo il coprifuoco, o militarizzare la città, anche se sto pensando ad un inasprimento dei controlli. Chiedo vigilanza da parte di tutti i cittadini. Vanno denunciati e isolati i vandali. Ai condomini, ai privati, chiedo di aiutarci a ripulire i muri sporchi".

Rassegna stampa - Corriere Adriatico - 19 febbraio 2008

Stabili abbandonati in piazza Nardone, si apre uno spiraglio
SAN BENEDETTO - Quasi sempre si sceglie la città dove vivere. Se così non è, ci si abitua ad essa e alla fine ci si affeziona. In alcuni casi però l’esasperazione per le condizioni in cui è tenuta e i disagi sperimentati diviene tale da non essere più trattenuta. Il Comitato di Marina Centro, dopo anni di lamentele era arrivata al punto di paventare un ricorso alla Procura per risolvere un problema che affliggeva la zona di piazza Nardone. Con una raccolta di firme dei residenti – sono state più di cinquanta – è stata inviata una petizione all'amministrazione comunale chiedendo un intervento deciso per sanare il degrado di uno stabile lasciato abbandonato e in balia dei piccioni. Infatti, i proprietari della casa in questione non hanno pensato di porre rimedi con adeguati infissi per la strutture che, con più varchi aperti, è divenuta una vera e propria voliera. Nella zona sembrano essere diversi gli stabili abbandonati, sia di proprietà pubblica sia privata: l’incuria, la trascuratezza, il disuso fanno sì che col passar del tempo questi posti divengano malsani e frequentati da colonie di topi, ritrovo per piccioni o altri animali randagi.La condizione del quartiere, secondo quanto lamentato dal Comitato Marina Centro, sono sia di natura igienico-sanitaria, sia inerente alla sicurezza, considerando il pericolo di cedimenti strutturali degli edifici. Ammettendo che la logica della partecipazione da parte della collettività nel governo cittadino sia sempre buona, come lo dimostra l’attività dei Comitati di quartiere, bisogna anche dire che i tempi di risposta non sono sempre celeri e soddisfacenti da parte di chi ha l'incarico effettivo di amministrare la città.Stavolta la disponibilità del Comune, dopo anni di sopportazione e denunce sulla situazione rilevata e dopo la via più formale della raccolta di firme, sembra più immediata. Il Presidente di quartiere, Fabrizio Capriotti, esprime complessivamente un giudizio positivo sul rapporto instaurato con l'amministrazione. Da circa un mese è stato segnalato il problema e sono stati incontrati direttamente l'assessore Canducci e il responsabile della polizia municipale che hanno garantito una risposta solerte al problema: in pratica si tratta di contattare i proprietari perché mettano in sicurezza lo stabile e lo dotino di infissi. “Esiste una normativa che non permette di abbandonare le abitazioni senza metterle in sicurezza - spiega Capriotti – e speriamo che l'amministrazione prenda subito accordi con i proprietari, anche se in ogni caso ci sarebbero per legge delle sanzioni”. Ora non resta che attendere i risultati dell’azione collettiva.

13.2.08

Riqualificazione di via Montebello


Che ne pensate?

A proposito degli allagamenti di piazza Garibaldi & co

Un argomento che sta molto a cuore al Comitato, è la soluzione al problema degli allagamenti di piazza Garibaldi e zone limitrofe. La rete fognaria esistente, che raccoglie sia le acque chiare che le acque scure, è obsoleta e malmessa e si presenta ostruita in parte o del tutto in più punti. Sono anni che si parla di questo problema e che si buttano soluzioni sul campo, ma nessuna di questa sembra essere giusta. Si è passati attraverso un progetto che prevedeva la raccolta delle acque in una vasca di raccolta in piazza Garibaldi e il successivo convogliamento nell'alveo del torrente Albula, ad un progetto che prevedeva lo scarico nel porto. La prima soluzione è stata ritenuta irrazionale, mentre la seconda ha trovato la ferma l'opposizione della Capitaneria di Porto. Fatto sta che nell'attesa di individuare un tecnico progettista capace di trovare un posto e un percorso per le acque ancora oggi, nella civilissima San Benedetto del 2008, ci sono persone che guardano con terrore le nuvole che si avvicinano all'orizzonte perchè sanno che annunciano un nuovo allagamento dei loro negozi, abitazioni, conventi.
Purtroppo non posiamo contribuire concretamente alla soluzione del problema, ma stiamo e staremo
alle calcagna dell'amministrazione ricordandole che si, va bene riqualificare il centro, il lungomare... ma le opere di urbanizzazione primaria sono imprescindibili per una città civile.

Apertura del sottopasso ferroviario in via Dari

Tra le richieste avanzate dai residenti alla prima riunione del bilancio partecipato, e ribadita dal Comitato di Quartiere all'indomani del suo insediamento, c'era l'apertura di un ulteriore accesso alla stazione da via Dari. La richiesta, condivisa e portata avanti dall'assessore alla viabilità Settimio Capriotti, aveva però trovato un freno da parte delle Ferrovie dello Stato, che hanno competenza in merito. Ma finalmente, si apprende da un comunicato stampa del comune, sembra esserci uno spiraglio. Infatti la Rete Ferroviaria Italiana ha comunicato all'Amministrazione comunale la propria disponibilità ad un incontro per analizzare gli aspetti riguardanti fattibilità tecnica, gestione, ripartizione oneri, di un accesso alla stazione da via Dari.
Un nuovo accesso da est porterebbe con se una serie di vantaggi, sia per gli utenti delle Ferrovie che non sarebbero più costretti a transitare per il centro (pensiamo a giorni di mercato!), sia per i residenti che vedrebbero distribuito il traffico degli autobus delle linee extraurbane su più percorsi.

Lavori in piazza Matteotti

Sta giungendo al termine l'iter che porterà alla riqualificazione di Piazza Matteotti. Il 27 febbraio scade infatti il temine per la presentazione delle domande per l'aggiudicazione dell'appalto dei lavori. Il termine previsto dal bando per l'ultimazione dei lavori e di 240 giorni, ai quali andranno aggiunti altri 30 giorni per la verifica dei requisiti della ditta appaltatrice.
Il progetto esecutivo, approvato con determinazione del dirigente Settore Progettazione Opere Pubbliche n.2057 del 31 dicembre, può essere visionato on line, sul sito del Comune all'indirizzo: http://www.comunesbt.it/varie/LLPP/Piazza%20Matteotti/present.asp
Il giorno 24 gennaio il progetto è stato presentato in sede di Commissione Lavori Pubblici, alla quale era presente anche il Presidente del nostro comitato

11.2.08

Sale la protesta dei residenti: vogliamo una città più pulita. Tutti i cittadini devono assumersi le proprie responsabilità!

Il Comitato di Quartiere Marina Centro, in relazione alle molteplici segnalazioni pervenute sollecita l’Amministrazione Comunale all’attivazione di procedure idonee a prevenire ed a combattere il degrado procurato dallo stato di abbandono di edifici siano essi pubblici e privati.
All’interno del nostro quartiere, in alcuni casi, la situazione è divenuta oramai insostenibile sono molteplici gli stabili abbandonati, che negli anni divengono luogo di raduno e di ritrovo per ogni tipologia di “animali” che causano problemi a tutta la cittadinanza.
Le gravi problematiche create dal proliferare di determinate situazioni di abbandono sono di diversa natura, igienico sanitaria (proliferare di animali ed escrementi), sicurezza (pericolo crolli o smottamenti), degrado in genere (ambientale, strutturale, paesaggistico, etc…).
Come assume proporzioni enormi il problema che può sembrare ridicolo, degli escrementi dei cani, lasciati in bella vista dovunque, è assurdo! Una città che vive di turismo e commercio come la nostra, dovremmo dare un immagine di ordine e pulizia non obbligare i passanti a fare il salto degli ostacoli per camminare per strada. Ma non esiste una specifica normativa? E‘ possibile che nessuno se ne preoccupi?
Il nostro comitato ha consegnato all’Amministrazione una raccolta di firme effettuata dai residenti della zona limitrofa a Piazza Nardone, che segnalano lo stato di abbandono e degrado che si protrae da decenni, di un edificio sito in Piazza Nardone.
Abbiamo già chiesto che la Pubblica Amministrazione provveda con urgenza a porre in atto tutte quelle misure preventive e repressive affinché tale situazione oramai divenuta insostenibile venga affrontata e sanata, in collaborazione con i proprietari dello stabile.